Gioco illegale, un buco da 25 miliardi l’anno nell’economia italiana: 75% proviene dall’online

Gioco illegale, un buco da 25 miliardi l’anno nell’economia italiana

Gioco illegale, un buco da 25 miliardi l’anno nell’economia italiana: 75% proviene dall’online

Il settore del gambling in Italia è da tempo al centro dell’attenzione, ma c’è un lato oscuro che sta costantemente minando le risorse dell’Erario e mettendo a rischio la tutela dei giocatori.

Si tratta dell’industria parallela dei giochi illegali, un mondo sotterraneo in cui le transazioni avvengono in contanti, le informazioni sui siti sono vaghe o mancanti e la trasparenza è una chimera.

Le dimensioni del mercato nero del gioco

Come riporta Il Sole 24 Ore, diverse fonti, tra cui l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e la Direzione Antimafia, hanno stimato che il giro d’affari complessivo del gambling non autorizzato in Italia raggiunge ogni anno la cifra impressionante di 25 miliardi di euro.

Il comparto dei casinò online, in particolare, rappresenta almeno il 75% di questo mercato nero, con una raccolta di circa 18,5 miliardi di euro.

Questi numeri delineano l’entità del problema: un’industria che cresce in modo esponenziale, priva di regolamentazioni e fuori controllo, alimentando il crimine organizzato e la corruzione, minando la stabilità della società e sottraendo risorse economiche che, altrimenti, potrebbero essere investite in settori cruciali come la sanità, l’istruzione o l’infrastruttura.

I vantaggi promessi dall’illegalità

Ma cosa spinge tanti giocatori a rivolgersi a siti illegali invece che agli operatori autorizzati? La risposta risiede nei vantaggi promessi da questa industria parallela.

I gestori di giochi al di fuori delle regole possono permettersi di esporre quote più allettanti per le scommesse e vincite più sostanziose per i giochi da casinò, imponendo minori vincoli ai giocatori, eliminando la necessità di registrazione e i limiti alle puntate.

Un altro vantaggio sui cui fanno leva i siti illegali è la possibilità di aggirare le restrizioni imposte agli utenti sui siti regolari. Ad esempio, coloro che sono stati banditi dalle piattaforme autorizzate (.it), o che avevano deciso in un primo momento di autoescludersi da tutti i portali come misura di gioco responsabile, possono facilmente trovare una via d’accesso verso quelle illegali (.com), sfuggendo così ai controlli e continuando a giocare senza alcun blocco.

L’assenza di tutela e la manovra del Governo

Un aspetto cruciale di questa industria parallela è, come abbiamo ribadito più volte sulle nostre pagine, la totale assenza di tutela per i giocatori. Nei siti illegali, non esiste un meccanismo di risoluzione delle dispute e gli utenti possono trovarsi in situazioni di svantaggio senza alcun ricorso.

La mancanza di trasparenza e di controlli da parte dell’ente regolatore rende inoltre impossibile monitorare l’equità dei giochi o garantire il pagamento delle vincite, altri motivi che amplificano la necessità di un monitoraggio rigoroso da parte dell’ADM e l’adozione di misure restrittive, tra le quali spicca la lista nera dei siti inibiti e non accessibili nei confini nazionali.

In questo quadro, emerge chiaramente l’importanza cruciale della manovra di riforma attualmente in fase di valutazione da parte del Governo. Tale iniziativa potrebbe costituire un fondamento solido dal punto di vista legislativo e mettere a disposizione le risorse necessarie per consolidare la regolamentazione, intensificare la trasparenza e assicurare una tutela più efficace dei giocatori.

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Autore

Games Specialist & Geek Junior

Pane, casinò online ed RTP. Gli piace tenersi sempre aggiornato con le ultime innovazioni in materia di giochi e palinsesto degli operatori. Che sia una nuova slot o un’offerta appena lanciata sul mercato, le sue recensioni partono dall’esperienza diretta ma devono superare anche la prova delle statistiche e dei dati. Conosce tutti i retroscena delle avventure di Rich Wilde, oltre a ogni citazione dei film di Verdone.